Due mondi, uno strumento, un autore
Roberto Cozzarin, flauto e Sonia Ballarin, clavicembalo Massimo De Mattia, flauto e Paolo Corsini, pianoforte
L’appuntamento di Fontanafredda si caratterizza per il confronto tra stili e mondi musicali diversi, appartenenti al mondo “classico” e a quello jazzistico. Il progetto elaborato dal Circolo Verdi per Altolivenzafestival verte quest’anno sul flauto: uno strumento non certo tra i più frequentati dal jazz, ma che trova nel pordenonese Massimo De Mattia un interprete validissimo, ormai affermato sulla scena jazzistica nazionale dove lavora con i più importanti musicisti jazz, realizzando ben 16 CD e partecipando ai più importanti festival, mentre in loco è tra i fondatori della Zerorchestra. Lo affiancherà Paolo Corsini, versatile pianista che alterna il pianoforte classico al jazz, in cui si sta diplomando al conservatorio di Adria. Nel nome di Bach, tra gli autori barocchi più prolifici per questo strumento, il contributo del flautista Roberto Cozzarin, musicista di vasta ed ecclettica formazione, i cui molteplici interessi lo rendono particolarmente adatto al confronto e che si avarrà al clavicembalo della collaborazione di un’altra giovane musicista pordenonese, Sonia Ballarin, che ha intrapreso un’interessante carriera già contrassegnata da incisioni discografiche e registrazioni radiotelevisive.
Programma
Roberto Cozzarin e Sonia Ballarin
Johann Sebastian Bach (1685-1750) sonata per flauto e basso continuo BWV 1034 in mi minore
adagio ma non tanto
allegro
andante
allegro
Paolo Corsini e Massimo De Mattia:
Chick Corea: “Windows”
Joe Farrell: “Molten Glass”
Mc Coy Tyner : “Fly with the wind”
Johann Sebastian Bach (1685-1750) partita per flauto solo in la minore BWV 1013
allemanda
corrente
sarabanda
bourre inglese
Eric Dolphy: “Gazzelloni” per flauto solo
Johann Sebastian Bach (1685-1750) sonata per flauto e clavicembalo concertante in la maggiore BWV 1032
vivace
largo e dolce
allegro
“Composizione istantanea in tre tempi per flauto e pianoforte”
Vivace
Largo e dolce
Allegro
Alla fine anche il sole ha gratificato questo pomeriggio in musica. A diradare le nubi i suoni, talvolta rarefatti ed eterei talaltra incisivi e penetranti, dei due strumenti che hanno rappresentato l’oggetto del confronto di quest’anno. Roberto Cozzarin, insegnante di flauto nella scuola di musica del Circolo Verdi, ha sapientemente letto espressività e carattere delle complesse pagine di J. S. Bach, accompagnato dal puntuale clavicembalo di Sonia Ballarin. Sul versante jazz, il duo Paolo Corsini (pianoforte) e Massimo De Mattia (flauto) ha regalato momenti ora meditativi ora frenetici, in un vortice di sperimentazione e improvvisazione. Da segnalare anche l’esecuzione di un brano inedito di De Mattia dedicato a Jimi Hendrix, nel quarantennale della scomparsa. Un pubblico numeroso, nonostante il tempo incerto, ha seguito attentamente un confronto non facile, giocato sia sulle potenzialità tecniche ed espressive dello strumento protagonista, sia sulla presentazione di autori che a questo strumento hanno dedicato significativa parte delle loro composizioni, sia infine su uno spunto formale rappresentato dalla tripartizione in tempi della sonata di Bach. Un concerto che esce dallo schema già consolidato e vincente delle proposte degli anni passati ma che ha espresso significativamente il senso voluto, il confronto tra due mondi, quello della musica colta e della musica altra, e ha gratificato anche i palati più delicati.