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una Nota poco Nota – Woodstock Oggi

Febbraio 7, 2019

una Nota poco Nota – Woodstock Oggi

08:45 p. - 10:15 p. @
La rassegna di approfondimento culturale “una Nota poco Nota” da anni propone focus culturali su argomenti più o meno conosciuti del mondo musicale con ospiti importanti del territorio, con l’obiettivo di raccontare e condividere gli ascolti più diversi per scoprire autori e generi nuovi, attraverso l’ascolto guidato e il confronto diretto con specialisti e musicisti.
 
Per l’edizione 2019, in occasione dei 50 anni dal festival di Woodstock del 1969, la rassegna vedrà tre serate di analisi del periodo della controcultura degli anni 60 e 70, culminato nel “Woodstock Music & Art Fair: Three Days of Peace and Music”.
La manifestazione più famosa e significativa del movimento, proiettò la cultura hippie oltre i confini degli Stati Uniti: con questi appuntamenti intendiamo ripercorrere i momenti più importatnti della controcultura hippie fino ai giorni nostri, per capire l’eredità che ci ha lasciato.
 
Gli ospiti ci proporranno il loro punto di vista, riguardo ai diversi luoghi in cui hanno vissuto e alle loro esperienze personali; sceglieranno gli ascolti più intriganti, raccontando storie e riportando gli aneddoti dei protagonisti, fino a dettagli tecnici e proponendosi essi stessi a interpreti delle musiche più significative.
 
Ospite della prima serata, Rocco Burtone.
Uomo di musica e teatro, ma anche di letteratura e poesia, un artista che fa e vuole fare troppe cose, così dice, e facendone troppe, “non ne faccio una buona”. Ecco, l’autoironia contraddistingue il carattere di Burtone, che non si prende mai sul serio. Infatti sul palcoscenico è messa in evidenza la sua capacità di divertire e divertirsi: anche in momenti seri riesce a colorare i testi teatrali con una giocosità tipica dell’attore-bambino che, in quanto tale, sprona il pubblico ad ascoltare senza tormenti o scrupolosità eccessiva, come a dire: “apriamoci alle catastrofi del mondo con analisi, sorrisi e intelligenza, al fine di superarle”. La storia della sua vita artistica può essere così riassunta: Musicista-cantautore (ha suonato in Italia e all’estero, dall’Europa agli Stati Uniti), Poeta (scrive libri di quelle che lui definisce “popsie”), scrittore, pittore, attore, regista, rappresentante di prodotti per parrucchieri (sì… in gioventù).
Insomma, un personaggio che pare scherzi sempre… da prendere molto sul serio.
Serate successive:
Venerdì 15 febbraio 2019: Marco Maria Tosolini – musicologo
Giovedì 21 febbraio 2019: Adolfo Melilli – musicista
Interverrà all’inizio degli incontri Marco Buttazzi con una breve introduzione.
 
La rassegna è organizzata in collaborazione con l’associazione “Rivivere gli anni settanta” già organizzatrice del festival Brudstock e con il patrocinio del Comune di Fontanafredda.
 
Gli incontri si terranno presso la sala di rappresentanza al II piano di Ca’ Anselmi (viale M. Grigoletti, 11 – Fontanafredda).
Ingresso libero.