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“Teo 131”: premiazione edizione 2011-12

premiazione teo 131 2011-12

Due ore che sono volate!

Stimolante e varia questa serata di premiazione del Concorso Premio Teo131, edizione 2011-12, con un incalzare di proposte che ha fatto dimenticare l’orologio. Momento saliente, di emozione palpabile, quello dell’omaggio del Comitato Teo131 a Matteo. Nel video, i ragazzi del Comitato raccolgono delle scatole (che non si vedono mai perché esse stesse rappresentano il punto di vista delle immagini) dai vari luoghi che hanno visto lo scorrere della breve vita di Matteo: la sua scuola, la piazza di Fontanafredda, la vecchia sede del Circolo “Verdi”, casa sua. Trasportate al centro Polifunzionale Risorgiva, le scatole, finalmente, si vedono, composte in una parete azzurra che rivela il simbolo del concorso e che farà da scenografia alla serata di premiazione.

E poi gli interventi di improvvisazione dei ragazzi del laboratorio di teatro, tenuto da Jimmy Baratta; due brani, con attinenza al tema del concorso, interpretati dalla classe di Musica d’Insieme del Circolo “G. Verdi”, coordinata da Arno Barzan e, naturalmente, la presentazione delle opere in concorso, la premiazione dei vincitori, I Vasistas con l’opera “A te la scelta: aperto o chiuso?”, la lettura delle motivazioni della giuria, la frizzante conduzione di Silvia e Manlio, coppia di presentatori ormai consolidata, il ricco rinfresco conclusivo, preparato dalle sapienti mani di alcuni membri del Comitato…

E un pubblico numeroso e attento, tanti i giovani, che ha dimostrato partecipazione e gradimento. Una serata che è l’evidente frutto di un grande lavoro di gruppo, come ci è stato detto da qualche osservatore. E una iniziativa, quella del concorso, che gode del sostegno dell’amministrazione comunale di Fontanafredda, qui rappresentata da un sempre più coinvolto e partecipe assessore alla cultura. Nell’intervento commosso di Carlo Bolzonello c’è tutto il senso di una iniziativa che mira a tirar fuori il meglio dai giovani, a sostenere la loro capacità di immaginare un mondo diverso e di esprimerlo in maniera creativa, insieme.

Monica Trevisan